Il core: la sua importanza e tipologie di allenamento

Si fa spesso l’errore di associare il “core” agli esercizi di isometria. Non è così. Gli esercizi di isometria, come precedentemente già spiegato, non sono nient’altro che esercizi in cui non vi è accorciamento/allungamento del muscolo ma bensì solamente la propria contrazione. Parlando di “core stability” andiamo a definire quello che è il “nucleo” del nostro corpo, il punto centrale da cui parte ogni movimento del nostro corpo e dei nostri arti. Va da sé, più è forte la componente del core e meglio mi muovo (a maggior ragione se sono una persona che utilizza sovraccarichi); vediamo nel dettaglio.

Il nostro nucleo quindi è formato quindi dal complesso muscolare coxo-lombo-pelvico dove però si classificano due sistemi muscolari diversi: quello locale (con funzione di supporto come ad esempio il trasverso addominale e il diaframma) e quello globale (obliqui esterni, quadrato dei lombi, retto addominale).

Un buon core è fondamentale per il benessere fisico generico ma soprattutto per i nostri arti e articolazioni che sono perennemente sottoposti a sollecitazioni e traumi (come ad esempio il sollevamento di un sovraccarico, il cambio di direzione in un’azione di corsa, la mancata stabilità dovuta ad una superficie instabile….) causate da stimoli esterni. Muscoli fondamentali, quindi, per la corretta postura del corpo e per sorreggere il nostro stesso peso. Non a caso, viene richiamata anche in posturologia e in esercizi correttivi, oltre che nello yoga e nel pilates.

 

Ovviamente esistono diverse metodiche di allenamento del core stability.

Statica e senza attrezzi: si pensi al banale ponte isometrico (plank) in cui non devo fare altro che NULLA (stare fermo, contraendo tutta la muscolatura sopra citata).

Dinamica: si pensi all’esercizio precedente dove, in maniera alternata, con la mano vado a toccare la spalla opposta cercando di non ruotare troppo con il corpo che deve rimanere più fermo possibile (se il core è forte)

Statica con attrezzi: prendiamo sempre il nostro amico plank come esempio ma…. Perché non mettere le mani dentro ad un TRX o sopra una fittball per creare maggiore instabilità???

Ovviamente, più ho un buon controllo di tutto ciò e più posso allenarmi in maniera tecnica e specifica, tutto quanto in maniera progressiva

 

 

 

 

Lorenzo Rogoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *